Contributi per l’installazione di pannelli solari in casa

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Nei consumi la capacità installata è aumentata di 596 MWn, che rappresenta un miglioramento del 30% rispetto all’anno precedente. Anche quest’anno i freni non sono stati abbandonati, con un ampio portafoglio di progetti in fase di sviluppo nelle strutture a terra.

Il governo apre i sussidi per il fotovoltaico

Al momento abbiamo 5.390 milioni dal meccanismo di recupero e resilienza per promuovere le fonti di energia rinnovabile, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile e per accordi di transizione giusta nelle zone di transizione energetica.

E in cosa si traducono queste dotazioni? già questo mese abbiamo visto che il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regio Decreto che concederà agevolazioni per gli impianti di autoconsumo, l’accumulo dietro il contatore e la climatizzazione da fonti rinnovabili.

In questo regolamento vanno evidenziati i contributi per un valore di 660 milioni di euro che verranno assegnati:

  • Realizzazione di impianti di autoconsumo, con fonti di energia rinnovabile, nel terziario, con o senza accumulo (120 milioni).
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  • Realizzazione di impianti di autoconsumo, con fonti di energia rinnovabile, in altri settori produttivi dell’economia, con o senza stoccaggio (175 milioni).
  • Impianti di autoconsumo, con fonti di energia rinnovabile, del settore abitativo, della pubblica amministrazione e del terzo settore, con o senza accumulo (215 milioni).

I 660 milioni inizialmente previsti aumenteranno con l’attuazione degli importi iniziali stanziati per ciascuna comunità autonoma, fino a raggiungere il programma totale di 1.320 milioni; le comunità autonome e le città devono destinare l’80% del budget iniziale durante il primo anno o dovranno restituire la metà di quanto non prelevato entro 15 mesi dalla pubblicazione nella BOE del presente regio decreto.

La sovvenzione migliorerà il periodo di ammortamento

Il governo stima che con questa fondazione sarà possibile costruire 1.850 MW di generazione rinnovabile, inclusa la sostituzione dei combustibili fossili con energia rinnovabile per il riscaldamento e il raffreddamento di oltre 40.000 case.

L’intensità del supporto varierà a seconda dell’utente e del tipo di installazione, che è la chiave per determinare l’ammortamento. Per le imprese sarà assegnata una percentuale del volume di investimento iniziale – fino ad un massimo – mentre una percentuale fissa sarà sovvenzionata per i privati ​​e la pubblica amministrazione.

Nel caso del solare fotovoltaico, il sostegno andrà dal 15% per una grande azienda al 45% per un piccolo impianto, inferiore a 10 kW; i privati ​​potranno beneficiare del 40% – che sale al 50% nei sistemi di autoconsumo collettivo – e la pubblica amministrazione del 70%. Sarà apprezzata la rimozione delle coperture in amianto e l’installazione di tettoie al fine di ottimizzare l’uso degli spazi, comune nei parcheggi.

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Se lo Stato riesce a sovvenzionare il 40%, significa che i tempi di ammortamento si riducono notevolmente, con una riduzione da tre a quasi cinque anni, perché il periodo di ammortamento sarebbe compreso tra 4 anni e mezzo e 7 anni, e la redditività salirebbe da 14 % al 22%.

Come si vede, il fotovoltaico era già redditizio e con questa redditività media è in aumento. A ciò si deve aggiungere che sono stati mantenuti e ampliati gli incentivi fiscali per l’autoconsumo nei tributi locali e sono state introdotte speciali misure di promozione a livello regionale, per cui le stime di ammortamento potrebbero anche essere ridotte se si tiene conto di tutto. la componente fiscale.